Falsi miti e pregiudizi sullo psicoterapeuta

Da sempre la figura dello psicologo ha avuto un alone di mistero su cui si sono costruiti numerosi falsi miti.
Dal pensiero che lo psicologo è per i matti, al pensiero che bisogna stare attenti a ciò che si dice perché in un attimo si viene psicanalizzati o ci vengono messe in bocca parole non nostre.
Tante sono le idee che delineano la figura dello psicologo in modo scorretto.
A far aumentare la confusione ci sono poi tutte quelle figure che si definiscono professionisti dell’aiuto pur non essendo iscritti ad alcun albo professionale.
Aumenta così la confusione e il rischio di farsi un’idea distorta in merito al lavoro dello psicologo.
Spetta così a noi psicologi l’arduo compito di parlare con chiarezza del nostro lavoro e spiegare che il nostro operato si basa su riferimenti scientifici.

Questo è anche l’obiettivo di Prendilaconpsicologia, ovvero spiegare perché ci comportiamo in un certo modo, attraverso i concetti della psicologia e non sulla base di falsi miti.

Proviamo ora a sfatare qualche pregiudizio che spesso può allontanarci dalla figura dello psicologo, attraverso le 10 card che l’Ordine degli Psicologi della Lombardia ha realizzato per la campagna informativa con il titolo “10 pregiudizi sullo psicologo. Breve viaggio alla scoperta dei falsi miti che circondano la figura dello psicologo“.



1Lo psicologo è per i matti

Una parte delle persone che si rivolgono allo psicologo soffre di gravi disturbi psichici ma un’altra parte si limita a vivere problematiche circoscritte. Può essere una problematica circoscritta, uno stato d’ansia, una difficoltà emotiva, una fatica relazionale, un momento di crisi o un evento stressante.
Tutti noi attraversiamo questi momenti nel corso della vita e possiamo uscirne velocemente (e cresciuti) con un aiuto qualificato. Un percorso psicologico può essere inoltre utile a chi sta bene ma vuole stare meglio e a chi desidera compiere un viaggio per conoscersi di più.

2. Lo psicologo è per i deboli

Cercare soluzioni ai propri problemi è salutare, ma a fronte di tentativi infruttuosi, perché non ricorrere ad un aiuto qualificato?
Riconoscere disagi e limiti personali (e non attribuirli agli altri) è in realtà un grande atto di forza. Responsabilità e merito del cambiamento sono esclusivamente personali; nessuno può affrontare il disagio psicologico al nostro posto.

3Lo psicologo potrebbe manipolare la mia mente

Lo psicologo rispetta l’autonomia e le credenze dei suoi pazienti, si astiene dall’imporre il suo sistema di valori e non usa in modo inappropriato la sua influenza.
Il Codice Deontologico degli Psicologi impone ai propri iscritti di operare nel rispetto e interesse del paziente, di tendere al suo benessere e al raggiungimento del cambiamento, in un’ottica di tutela del paziente stesso.

4Io sono fatto così 

(e cambiare è impossibile). Molte persone pensano di essere nate (o cresciute) con un determinato carattere e di non aver altre alternative di comportamento.
In realtà, nella maggior parte dei casi, abbiamo la responsabilità di come ci comportiamo e il potere di regolare le nostre reazioni.

5. Nessuno può capire il mio dolore

Tantomeno un perfetto sconosciuto che non sa nulla di me. Il pensiero di non poter essere compreso alimenta in parte il malessere perché rinforza l’idea che nessuno ci può aiutare e quindi dovremo convivere per sempre con il nostro dolore.
Lo psicologo, grazie alla sua specifica esperienza, alla formazione continua e all’empatia, può fornire un supporto anche se non ha vissuto in prima persona la stessa esperienza.

6È impossibile risolvere problemi concreti solo parlando

Il linguaggio non serve solo per descrivere la realtà, ma è anche il mezzo attraverso cui essa viene costruita.
Parlare ci aiuta a cambiare il modo con cui attribuiamo significato al mondo, modificando di conseguenza i nostri atteggiamenti e comportamenti.
Il linguaggio ci permette di vedere con occhi diversi la realtà che viviamo.

7. La psicoterapia dura troppo

La psicoterapia non deve essere per forza un percorso lungo.
La lunghezza di una terapia dipende dal motivo della consultazione, dall’approccio del terapeuta, e da quanto stabilito con il professionista nelle prime sedute.
Insomma, la durata di una psicoterapia dipende dagli obiettivi che ci si pone e dalla motivazione che si ha di raggiungerli.

8. Lo psicologo costa troppo

Gli psicologi non lavorano solo in contesti privati, ma operano anche nel servizio pubblico, presso le strutture convenzionate e spesso possono offrire tariffe agevolate anche nel proprio studio.

9Perché rivolgersi a uno psicologo quando posso parlare con un amico?

Per quanto un buon amico possa esserci utile nei momenti difficili, la natura delle due relazioni è totalmente diversa.
Lo psicologo non è coinvolto in dinamiche affettive con il paziente, è più obiettivo ed è possibile parlargli di tutto senza la paura di modificare e/o complicare situazioni quotidiane. Inoltre, uno psicologo riesce a mantenere la concentrazione sul paziente questo permette al paziente di aumentare la concentrazione sui propri pensieri. In questo modo si favorisce l’esplorazione dei propri racconti e pensieri.
Infine, lo psicologo possiede competenze e strumenti utili ad affrontare difficoltà strutturate, che difficilmente un amico dispone.

10Ah…sei uno psicologo?!

“Attento a quello che dici che ti psicoanalizza” questa è una frase che ho sentito ormai spesso e che per quanto giocosa possa essere rivela sicuramente poca consapevolezza rispetto a come uno psicologo lavora con i suoi pazienti. Lo psicologo non è chiaramente dotato di poteri paranormali, dunque non è in grado di capire le persone al primo sguardo.





Con questi 10 punti spero di averti aiutato a conoscere un po’ meglio la figura dello psicologo e magari a temerla di meno.

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