Rimandi a settembre … e settembre arriva…

Quando siamo molto stanchi e stressati succede spesso che cerchiamo di rimandare gli impegni o le decisioni, finendo così per accumularle. Durante la settimana le rimandiamo a lunedì, mentre durante l’anno le rimandiamo o a settembre o a gennaio. Così dopo un weekend di riposo o dopo un periodo di ferie, ci ritroviamo davanti ad un bel po’ di decisioni e impegni che si vanno a sommare alle nostre incombenze quotidiane. In questo modo rientrare dalle vacanze può trasformarsi in un periodo molto stressante.

Perché rientrare dalle vacanze è così stressante?

Questo avviene soprattutto perché passiamo da uno stato di benessere e relax ad un improvviso stato in cui dobbiamo essere nuovamente reattivi. Più velocemente avviene questo passaggio, maggiore è la sensazione di sentirsi sopraffatti dagli eventi e quindi poco pronti ad affrontarli.

Gli inglesi la chiamano “ post vacation blues” una sindrome che compare al rientro dalle vacanze ed è caratterizzata da ansia, insonnia, spossatezza, nervosismo e calo del tono dell’umore.  La sindrome del rientro non è però una patologia ma una risposta psicofisiologica che si attiva quando torniamo ai nostri ritmi quotidiani.
Questa sindrome, essendo una risposta fisiologica allo stress, è trasversale e può presentarsi ad ogni età.

Cosa ci dice la scienza

L’American Pyschological Association (2018), afferma che gli effetti positivi delle ferie non bastano a compensare lo stress della nostra vita frenetica. Infatti, i dati emersi in alcune ricerche scientifiche ci dicono che:

  • circa 2 persone su 3 sentono svanire molto velocemente il riposo e le energie accumulate durante le vacanze
  • 1 persona su 3 sente svanire le energie dopo pochi giorni.

Le ricerche Istat rilevano inoltre che lo stress da rientro riguarderebbe un italiano su 10.  Secondo lo psichiatra Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, in Italia la sindrome da rientro colpisce “ circa il 35% della popolazione, con maggior incidenza tra i 25 e i 45 anni” .

Altri studi evidenziano come le persone che soffrono della sindrome da rientro manifestano frequentemente alcuni di questi sintomi:

Si tratta di sindrome da rientro se questi sintomi, provati al termine dalle vacanze, rientrano gradualmente in breve tempo.

Qualche accorgimento che ci aiuta a rendere il rientro meno traumatico

  • Rientrare in città qualche giorno prima per ritornare alla vita di tutti i giorni in modo graduale.
  • Riprendere le situazioni rimaste in sospeso affrontando prima quelle più semplici.
  • Riprendere abitudini salutari: avere un’alimentazione più sana, cercare di ridurre alcolici e caffè.
  • Fare attività fisica per avere una valvola di sfogo.
  • Ritagliarsi dei momenti facendo attività gratificanti come vedere gli amici, fare una passeggiata, andare dal parrucchiere ecc.
  • Fare pensieri felici: rivendendo o stampando qualche fotografia delle vacanze, progettando il prossimo viaggio o meglio ancora organizzare cosa fare nel prossimo weekend.
  • Porsi dei piccoli obiettivi che si vogliono raggiungere durante l’anno. Questo può essere un buon momento per ripescare i desideri che abbiamo accantonato durante l’anno passato.

Con questi accorgimenti spero di averti aiutato a vedere in modo meno traumatico questo nuovo inizio.



Fonti

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